a cura di Ciro Russo


venerdì 13 febbraio 2009

Cgil: in corteo in 700 mila contro la crisi. Epifani: cipputi e travet non si fanno dividere

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=106392


"Si e' cercato di dividere tra Cipputi e travet ma i lavoratori non si fanno dividere e questa e' la risposta". E' il leader della Cgil, Gugliemo Epifani, a spiegare cosi' il senso dello sciopero generale di Fiom e Funzione pubblica e la manifestazione nazionale oggi in corso a Roma.
"Il governo ha affrontato la crisi con un profilo molto basso", aggiunge sottolineando come "per i metalmeccanici questa e' la crisi piu' devastante da sempre e per il pubblico impiego il rischio e' che i tagli ai precari e contrattazioni al di sotto del tasso di inflazione pregiudichino la qualita' dei servizi offerti".
La Cgil con tre cortei a Roma manifesta contro la crisi ma anche contro la politica economica del governo. Epifani chiede che l'accordo raggiunto tra Governo e Regioni sugli ammortizzatori sociali sia subito esigibile. Secondo Epifani, infatti, il Consiglio dei Ministri deve approvare subito il decreto perche' "il fattore tempo e' decisivo come abbiamo sempre detto: fare bene da subito, non tardi e male". I tre cortei dei metalmeccanici della Fiom e degli statali della Fp-Cgil sono in corso, confluiranno tutti verso piazza San Giovanni dove si terra' il comizio conclusivo proprio del segretario generale Epifani.

Veltroni: ricompattare l'unità sindacale

"Bisogna ricompattare la frattura tra i sindati: il governo li vuole divisi, ha voluto sottoscrivere l'accordo senza la partecipazione della Cgil e opera scientemente dall'inizio per dividerli". Da Cagliari per l'ultima visita elettorale prima del voto regionale di domenica e lunedi' prossimi, il leader del Pd Walter Veltroni auspica la ricomposizione della frattura sindacale e invita a "una mobilitazione di massa". "Domani", ha aggiunto Veltroni, "presentero' il nostro piano perche' il governo e' stato totalmente assente e incapace di produrre decisioni".

Sacconi: dopo il costoso rito il sindacato rifletta

"In questo momento riteniamo che interrompere l'attivita' produttiva e' un errore, ci auguriamo che la situazione di isolamento con gli altri sindacati induca la Cgil a riflettere. Dopo questo costoso rito mi auguro che la Cgil rifletta su questo e sia indotta a ricongiungersi con le altre organizzazioni". Cosi' Maurizio Sacconi, ministro del Welfare, risponde ai giornalisti che, a margine della conferenza stampa sull'accordo con le Regioni sugli ammortizzatori sociali in deroga, gli chiedono cosa risponda alle critiche dei manifestanti della Cgil in corteo oggi a Roma. "La migliore risposta alle loro critiche - afferma Sacconi - e' questo accordo tra Governo e Regioni, c'e' un percorso che procede sulla base di dialogo con le parti sociali".

I cortei

I percorsi sono questi:
il primo corteo (con lavoratori provenienti da Veneto, Lombardia, Toscana, Marche, Abruzzo e Molise) e' partito da piazzale della stazione Tiburtina e, attraverso via Tiburtina, piazzale del Verano, viale dello Scalo di San Lorenzo, piazza di Porta Maggiore, piazza Santa Croce in Gerusalemme e viale Carlo Felice arrivera' a San Giovanni.
Il secondo corteo (Trentino-Alto Adige, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia) si e' mosso da piazza della Repubblica, attraverso piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto, raggiungera' anch'esso piazza San Giovanni.
Il terzo (Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata) e' partito da piazzale dei Partigiani e attraverso piazza di Porta San Paolo, viale della Piramide Cestia, viale Aventino, piazza di PortaCapena e via di San Gregorio, costeggera' il Colosseo, via Labicana e confluira', all'incrocio tra via Merulana e viale Manzoni, nel percorso assegnato al secondo corteo.